ISABELLE ADRIANI
New Book:
CASTAWAYS IN TIME
I NAUFRAGHI DEL TEMPO
Isabelle Adriani's New Book is Out!
E' uscito il nuovo Libro di Isabelle Adriani! In English and Italian.
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ENG: 'Castaways in Time' is about three English orphans, Thomas, Tip and Fred who are shipwrecked on the mysterious Island of Time. It’s one adventure after another as the magical inhabitants of the Island of Time appear, cast in different roles according to the youngsters’ needs. They meet different fairies who help them come to terms with past traumas, Princess Marvellous, a young man’s dream come true, and icy Queen Fantasia who has big problems of her own. Time starts to behave in unpredictable ways when the four Magi of the Elements come onto the scene. Years fly by and the three are already young adults when they are finally allowed to return to their own time/space dimension. One magical character travels back to Earth with the trio, and everything seems to be back to normal again. At least until the Queen’s Hourglass unexpectedly turns up.
IT: ‘I Naufraghi del Tempo’ è una storia oltre il Tempo e lo Spazio che narra le avventure di tre giovani inglesi, Thomas, Tip e Frederick che naufragano su un' isola piena di misteri. Per motivi diversi sono tutti legati al concetto di tempo ma presto impareranno che il tempo non ha una sola misura e i Maghi dei 4 Elementi li introdurranno alla Sapienza e ai segreti della Scienza. I tre ragazzi diventeranno adulti sull’Isola del Tempo e solo dopo 10 anni terrestri potranno tornare nella loro dimensione spazio-temporale. Incontreranno la Regina Fantasia, la Principessa Meravigliosa e tutte le fate dell’Isola del Tempo, ma anche gli Starlits, gli antichi custodi del Tempo e delle Stelle che li accompagneranno nel passaggio dall’infanzia alla giovinezza. I protagonisti vivranno mille avventure con tutti i magici abitanti dell’Isola ma solo uno di loro li seguirà nel loro mondo almeno fino a quando la clessidra della Regina non verrà ritrovata.On Amazon, Google Play, Kindle,....
nelle versioni Inglese ed italiano
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"The true Story of Cinderella" introduction of Prof. Valerio Massimo Manfredi, Edimond (2012) Italian and English.
La Vera Storia di Cenerentola
Romanzo storico sulle origini della fiaba piu amata del mondo
(Edito da Edimond,2012)
Books
1) La Farfalla Blu
raccolta di favole brevi
(edito da La Porziuncola di Assisi, 1996)
2) Favole Vere
raccolta di fiabe scritte dai ragazzi della scuola media Col di Lana di Roma
(edito da Ass.ne Roma-Europa 2000)
3) Le Principesse di Carta
Raccolta di Fiabe
(edito da Regione Sicilia, 2002)
4) La Magia dell'Handicap
con Francesca Buondì, Raccolta di fiabe e storia dei ragazzi di Capodarco
(edito da universita' di Perugia, 2003)
5) Cenerentola, La Leggenda
Trattato sui documenti trovati a riprova della scoperta della prima vera storia di Cenerentola)
(edito da Provincia di Perugia,2005)
6) Volto di Rosa
Romanzo Storico basato sulla vera storia di Cenerentola
(edito da Midgard,2006)
7) Il Giardino del Potere
Romanzo Storico su Anna Comnena la principessa bizantina vissuta intorno all'anno 1000, figlia di Alessio Comneno, prima storiografa del mondo, descrisse la storia dell'imperatore suo padre.
(edito da Midgard,2007)
Ringraziamenti:
Si ringraziano tutti gli editori che hanno pubblicato i miei libri e un ringraziamento speciale va alla Midgard di Fabrizio Bandini e alla Edimond di Bruno ed Antonio Vella.
“Qualcosa da raccontare ai nipoti…”
Ci sono candele accese ovunque, intorno alla fontana all’entrata, in giardino, sui tavolini esterni e sul magnifico tavolo di ciliegio nel salone interno, le scale di legno che portano al piano di sopra sembrano arrivare fino al paradiso, quel paradiso hollywoodiano che non avevo neanche mai sognato di raggiungere.
Ho fatto un viaggio di 22 ore, con scalo a Londra di 5 solo per essere qui a Los Angeles, Santa Monica, California, stanotte…
Entro insieme ad un anziano regista tedesco- americano che per caso si trova nel mio stesso hotel a pochi passi dalla casa di uno degli agenti più importanti e famosi di Hollywood.
Mi ha scambiata tutta la sera per Isabelle Adjani, sostenendo di aver avuto una storia d’amore intensissima con me, completamente inutile ogni mio tentativo di diniego. Almeno non mi hanno riscambiata per la Bellucci, è già qualcosa e penso sempre che se mi vedessi anche solo un po’ somigliante a una di queste due signore, sarei felice, ma purtroppo non mi ci vedo proprio!
La casa di John Burnham brilla per gusto e atmosfera, fra i suoi clienti: Woody Allen e Al Pacino, solo per citarne alcuni. Mi ha chiamata proprio lui dopo 4 mesi dal nostro primo incontro a Venezia, mi ha invitata alla festa in onore di Allen a mi ha anche chiesto se me la sento di fare una piccola performance di canto e fischio insieme.
Lui e Al pacino mi hanno sentita fischiare al festival di Venezia, e ne hanno parlato tanto che molti degli invitati sono incuriositi dalla presenza di un ‘whistler’ e anzi mi confesseranno dopo che sono venuti apposta. È una cosa strana qui in america che una ragazza fischi l’opera. Io non ho mai confessato che nonna mi metteva in castigo perché diceva che le ‘signorine’ non fischiano! Ma a mio nonno piaceva tanto e mi chiedeva sempre di farlo, amava Puccini e mi trasmise questa grande passione, immutata nel tempo.
Entro e le signore non mi degnano di uno sguardo, i signori tradiscono uno sguardo interrogativo. Non faccio parte della cerchia di Hollywood, qualcuno azzarda un Monica Bellucci (aridaje), poi,…di colpo, tutti si girano verso di me, sorridendo. Io rispondo al sorriso allargandolo sempre di più finché non mi rendo conto che dev’esserci qualcos’altro dietro di me, il qualcos’altro è Nicole kidman, con uno splendido abito di raso rosso, altissima, più di me che pure misuro 1,78, più i tacchi…con il marito, l’affascinante cantante Keith Urban!
C’è il camino acceso, si muore di freddo, un cameriere mi accompagna a controllare il microfono, ci sono mille pulsanti, un mixer, due enormi amplificatori…, comincio a sentire una morsa gelida che mi attanaglia la gola, non credo di farcela, è umido, molto freddo, inaspettato in questi giorni a Santa Monica,così vicino al mare della California,… mi viene in mente una volta che dovevo fare un saggio di canto e stonai una nota, che vergogna, l’ho ricordato per anni. Ma poi mi ricordo anche seduta sulle ginocchia di nonno, che fischio come un angelo…, diceva lui… e poi mi ricordo a Venezia quando Eli roth, attore, regista e amico straordinario, mi presentò ad Al Pacino per farmi fischiare il padrino e la Turandot…cominciò tutto da lì…andò bene, in questi giorni mi sono allenata, ho studiato a memoria tutta la biografia di Allen, conosco quasi ogni suo concerto. Durante le 5 ore di scalo a Londra ho comprato tutti i dvd e i cd dei suoi film se già non li avevo e anche dei suoi concerti, in aereo, nonostante febbre e raffreddore, me li guardo inn sequenza, scopro perché si chiama woody, dal calerinettista jazz, Woody Herman, e sono felice perché anche lui ha uno pseudonimo!
Compro anche tutto ciò che è possibile trovare sulla New Orleans orchestra e poi,…mi addormento un attimo, giusto il tempo per sbarcare dall’aereo e volare a casa di un boss della ICM con Allen che sarà in prima fila ad ascoltarmi ……eccomi…, chiudo gli occhi….sento mille voci sconosciute, 100 invitati superesclusivi si accalcano intorno al buffet, mentre John il padrone di casa, mi cerca con lo sguardo. Entra Woody Allen, Soon yi gli tiene la mano stretta stretta, sembra quasi che lo scandalo del loro antico amore, sia ancora fresco da come lei si difende da saluti e sorrisi.
Io resto incastrata fra la kidman e una signora che tenta disperatamente di arrivare ad Allen, non posso muovermi, dietro c’è una bottiglia di un costosissimo brandy in bilico fra il mio ginocchio e lo spigolo del tavolinetto in pelle umana.
Alzo lo sguardo cercando disperatamente una via di fuga, ed è allora che Allen mi guarda e nonostante i mille input che gli vengono da tutte le parti, mi sorride, rispondo al sorriso come un mendicante a chi gli getta una monetina nel cappello la notte di natale, mi assicuro di essere proprio io la destinataria del sorriso e quando ne sono sicura, mi faccio piccola piccola per sgattaiolare verso la mia postazione, è arrivato, dunque fra poco si comincia…, ma sbatto contro John che felice di avermi ritrovata prende la mia mano alza il mio braccio davanti a tutti e mi presenta come the multi-talented Actress, singer and whistler che ci intratterrà stanotte! Ci porterà con il suo talento fino alla mezzanotte!
Non avevo mai pensato al mio fischio come ad un talento, ma lì ne sembrano convinti, le gambe mi tremano, non so se è freddo o paura, intanto arrivano: Lindsay Lohan con una schiera di ragazzine, sue fedeli suddite, il grande James Spader, lo trovo ingrasssato da the wolf, ma è sempre interessante, e una enorme quantità di produttori e registi di Hollywood che riconosco fisicamente, ma dei quali non ricordo il nome, una signora con un ‘enorme serpente dorato sulla spalla sinistra mi viene incontro, con un bicchiere di whisky in mano e comincia a parlarmi come fossimo vecchie amiche, John mi presenta a tutti, stringo persino la mano di Soo yi che mi guarda malcelando un velo di preoccupazione mentre Allen continua a sorridermi. La signora col serpente, decide di farmi da manager per la serata e mi trascina sul palco di terra e prato dal quale dovrò fischiare, manca mezz’ora quando dovrei cominciare, cerco una spina per il mio pc, non si trova né filo, né adattatore, gli organizzatori me l’avevano promesso. In realtà non ho mai avuto bisogno di nulla per fischiare o cantare, ma questa non è una serata come le altre, comincio a battere i denti, il mio vestitino nero semplice , a tubino non è adatto per quell’atmosfera gelida e in più molto umido e io so esattamente cosa succederà, le labbra con quella temperatura non faranno uscire l’aria nel modo giusto e mancherò le note più alte. Ho paura, vorrei fuggire nel bosco vicino o perdermi in qualche spiaggia californiana prima della mezzanotte, ma John prende il microfono e mi presenta come la star di capodanno, venuta da oltreoceano per intrattenere gli ospiti di una delle feste più esclusive di Hollywood…mi ha conosciuta a Venezia, e così dice: direttamente da Venezia!...
Non ho il coraggio di dire che sono nata ad Umbertide e così accenno un sorriso imbarazzato, temendo l’inimmaginabile…
John invita tutti a fare silenzio, e purtroppo lo fanno davvero, c’è anche un’attrice italiana che lavora da tempo a Los Angeles, so che non mi può soffrire e l’ultima cosa che vedo prima di chiudere gli occhi e concentrarmi è il suo sguardo beffardo.
So che è stata lei a dire ai giornalisti che a Venezia avevo fatto una performance imbarazzante, ma oggi è palese che non è vero perché sono a los angeles invitata dalla gente di Hollywwod che mi vuole risentire.
E’ la mia occasione, stringo i denti, poi rilascio i muscoli, gli occhi sempre chiusi e penso …a nonno, a quando prima di morire mi disse che era contento che ero vicina a lui, a mamma quando stava male, a mio padre, al bambino che ho cresciuto da sola, è la mia occasione e fischio.
Non apro gli occhi e stranamente mi rendo conto che nessuno fiata.
Moonlight Serenade, mischiata con Strangers in the Night, Moon River, Night and Day, Oh Mio Babbino Caro dal Gianni Schicchi di Puccini che Allen ha diretto qualche anno fa, Ennio Morricone, Nino Rota, Cole Porter, Glenn Miller,… non ho fatto fatica a scegliere il repertorio adoro questa musica e me la ricordo tutta anche senza computer.
All’ultima nota, ho ancora gli occhi chiusi, so di aver mosso le mani come facendo uno strano ricamo fatato di una delle mie adorate fiabe, come un direttore di una piccola orchestra invisibile che nessuno vedrà mai, indosso un anello d’argento che mi ha regalato mamma e uno strano fermaglio rosa con piccola piuma in cima, come fossi un uccellino e mi levo anche le scarpe nere col tacco, perché ho bisogno di stabilità e i tacchi affondano dentro la terra bagnata. Continuo a fischiare...
Gli occhi sono ancora chiusi, non sento nulla, ho già fatto l’inchino… silenzio assoluto, li apro.
Tutti sono a bocca aperta, mi guardano, sorridono e scoppia l’applauso, la signora col serpente d’oro mi si butta addosso, col sapore di alcohol e si ri-dichiara mia manger per la vita, poi scopro che è la moglie del figlio di Orson Welles, scrittore e regista anche lui, ma di che m i stupisco? Dopo tutto, siamo ad Hollywood!
L’attrice italiana non c’è più e tutti cominciano a farmi complimenti, molti si avvicinano per chiedermi business card. Ebbeni sì, i famosi biglietti da visita!!!
A casa ne ho 3000, non è una butade, ne ho proprio 3000, anzi per la precisione 2988, considerando gli unici 12 che avevo portato e che sono rimasti nella valigia in hotel. Come al solito li ho dimenticati, cerco con grandissimo sforzo di fare lo spelling del mio nome, e capisco che un buon 20 per cento del mio enorme successo è dovuto anche al fatto che sono tutti un po’ brilli, io sono astemia e ci metto sempre un po’ a capire che un altro non è sobrio, ma in quell’occasione è facile, il tintinnio dei bicchieri supera le chiacchiere quando non fischio, ma per altre 4 volte fino alla mezzanotte, John richiama tutti al silenzio per farmi fischiare ancora, mi chiedono anche di cantare, senza musica! Gli esperti sanno cosa significa, ma le lezioni di canto lirico e pop mi aiutano un po’ e intono un dolce’ e se domani’ che riscuote un ‘altro applauso straordinario, poi intono Tosca e Boheme con il fischio, Allen, mi fa i complimenti, si avvicina, dolcemente, quasi tentennando e mi sorride dicendomi che adora il mio ‘vibrato’ gli chiedo se ha qualche preferenza, ma lui dice qualunque cosa, basta che tu mi faccia ancora sentire quel vibrato…io glielo assicuro con grande piacere e prima di risalire sul palco, mi chiede…’sai che io suono il clarinetto?...sorrido, avrei voluto cominciare a recitargli tutta la sua biografia, ma nel frattempo arriva Diane Keaton, il suo grande amore di sempre, nonostante la mano sempre stretta di Soon Yi intorno alla sua!
Risalgo sul palco, continuo con l’Opera, anche la Keaton resta a bocca aperta, ormai sto simpatica persino alle signore perché apprezzano la mia caparbietà, quasi si muore dal freddo, tutti si rifugiano dentro il grande salone coperto, e vicino al grande camino, mentre io resto lì fuori al freddo e al gelo con gli occhi chiusi a fischiare il mio repertorio a memoria, scalza, senza aver mangiato un boccone e con ormai 30 ore di viaggio alle spalle!
‘E lucevan le stelle…chiudo gli occhi e immagino Mario Cavaradossi nella prigione che aspetta Tosca prima di morire, …poi Rodolfo che prende la gelida manina di Mimi nella soffitta della Boheme…,
Dopo il mio pezzo preferito: quando vien lo sgelo’ apro gli occhi un istante e mi rendo conto che a parte Woody Allen e forse altri 2 brizzolati, nessuno conosce una nota e allora prendo la storica decisione di divenire parte dello straordinario e variopinto mondo di ‘ pizza e o sole mio’ tipico dell’immaginario collettivo dell’italiano all’estero…aspetto qualche minuto e all’ultima richiesta di John intono ‘Volare’ e si scatena la festa: Lindsay Lohan costringe tutti quelli del ‘loggione’ del pratino accanto a me ad improvvisare un coro, la donna del serpente dorato con l’illustre marito agitano in alto i bicchieri e cantano felici, all’improvviso vedo tutti gli invitati più giovani avvicinarsi al palco, stavolta non solo per guardarmi le gambe o fare l’occhiolino e tutti cominciano a cantare! Quando poi, attacco ‘Oh sole mio’, si scatena l’inferno, nemmeno in una delle migliori scene del gladiatore. 10, 9, 8 , 7 , 6, 5, 4, 3 , 2 , 1 , è mezzanotte! Brindisi e tutti a ricantare ‘Volare’…
Tutti ridono, sono felici, e John mi prende la mano per aiutarmi a scendere gridando: un applauso alla star della serata! Wow, mi sembra impossibile, ma sono sveglia e comincio ad essere bombardata di domande, l’adrenalina è tale che non sento più neppure la febbre: ‘quando e dove ti sei accorta di avere questo dono? Dove si trovano le scuole di fischio in Italia? Come ci si iscrive? Puoi insegnarlo? Dove hai imparato queste musiche, quanto tempo ci vuole? Hai un dono particolare nelle labbra o ti sei fatta fare un’operazione?” Comincio a ridere e non so proprio cosa rispondere, fischio da sempre e le loro domande per me non hanno senso, ma capisco che devo sembrare una marziana.
Nicole Kidman vuole sapere tutto di me e ride moltissimo quando le racconto che da ragazzina faceva le gare di fischio vestita come un maschio perché le ragazze non potevano! Lindsay Lohan, dice al microfono che si occuperà lei di me e invita tutti a stare lontani, mi chiede quanto resterò, e rimane delusa quando scopre che riparto dopo 2 giorni. I trentenni rampanti di Hollywood si avvicinano e cominciano a corteggiarmi dicendo che scrivono commediole e filmetti, per poi ammettere che sono gli autori dei maggiori successi di Hollywood degli ultimi anni, e così capisco che anche ad Hollywood va di moda non tirarsela e sono felice che abbiano scambiato la mia totale imbranataggine per questo tipo di atteggiamento. Il mio ufficio stampa si era tanto raccomandato di fare le foto, mi aveva persino fatto comprare una macchinetta digitale a Londra, ma sono talmente emozionata che me ne dimentico completamente e se non fosse Nicole Kidman a vedere la macchinetta che mi casca dalla borsa e a chiedermi se facciamo una foto, non avrei neppure quella. Ma sono felice, è solo una sera, lo so, da qualche parte del mondo qualcuno sta nascendo, qualcun’altro sta morendo, qualcuno farà l’amore,. Altri litigheranno, mangeranno, dormiranno, si sveglieranno dall’altra parte del mondo ed io sono solo stata la reginetta di una festa, ma that’s Hollywood!
Certo mi viene pure in mente ‘un marziano a Roma di Flaiano,…ad un certo punto anche i marziani diventano come tutti gli altri a Roma,…figuriamoci ad Hollywood!
Forse prenderò la decisione di non fischiare più, ma per stanotte, sono sicura che pure nonno mi ascoltava da lassù…
Isabelle Adriani